Giu' le mani, in California la scuola 'no contact'
Due mani di fidanzatini che si intrecciano o un abbraccio possono costare un richiamo. Una scazzottata o un bacio in pubblico sono una garanzia di punizioni piu' serie e della convocazione dei genitori nell' ufficio del preside. Nella scuola media di Culver City, un quartiere di Los Angeles, la regola numero uno che gli studenti imparano subito e' 'no contact': qualsiasi contatto tra i ragazzi e' vietato.
Per cercare di tenere sotto controllo gli oltre 1700 studenti della scuola e impedire risse o effusioni troppo spinte, il preside e i docenti hanno scelto la strada di obbligare i ragazzi a vivere in una sorta di bolla virtuale, tenendo le distanze l'uno dall'altro. I risultati risultano difficili da valutare e le polemiche si sprecano tra genitori ed esperti di pedagogia.
Loro, i ragazzi, si arrangiano come possono. Matthew Almodovar e la sua fidanzatina, Stephanie Lozada, sono prudenti nel girare mano nella mano nel campus. Rachel Lewis, un'altra studentessa, ha detto al Los Angeles Times che la regola esiste, ''ma non e' vero che la applicano seriamente''. Il preside Jerry Kosch sostiene che il numero delle sospensioni legate a risse o a molestie a sfondo sessuale e' drasticamente calato nella scuola da quando esiste la regola 'no contact'. Ma molti dei genitori sostengono che i ragazzi hanno solo cambiato abitudini: invece di pestarsi a scuola, aspettano di uscire e si prendono a botte all'esterno.
Il caso della Culver City Middle School, che ospita una popolazione scolastica multietnica in un quartiere a sud di Beverly Hills, non e' unico negli Usa. Altre scuole in Oregon e Texas stanno attivando regole contro i contatti umani.
L'associazione nazionale che riunisce i presidi non nasconde le proprie perplessita' di fronte a iniziative del genere. ''Prima o poi - dice Michael Carr, portavoce dell'associazione - i ragazzi si prendono comunque per mano. Se non lo fanno a scuola, lo faranno a casa, al centro commerciale o al pattinaggio. E' molto meglio insegnare cosa e' appropriato fare, invece di imporre divieti''. Il preside Kosch pero' non la pensa allo stesso modo e difende la tolleranza zero sulle mani che si cercano: ''Se permetti loro di andare mano per la mano - dice - un attimo dopo sono sull'erba a baciarsi''.
I dubbi sulla linea dura serpeggiano anche tra i docenti che dovrebbero applicarla. Claudette DuBois, insegnante di studi sociali ai ragazzi dell'ottavo grado (in genere quattordicenni), ha confessato al Los Angeles Times di essere permissiva sulla mano nella mano. ''Baciarsi dietro un albero e' qualcosa che esistera' sempre - ha detto la professoressa - l'importante e' vietare ogni modalita' inappropriata di toccarsi''.