SPIRIT OF AMERICA

America is a land of wonders, in which everything is in constant motion and every change seems an improvement ----------------------- ALEXIS DE TOCQUEVILLE

Monday, June 26, 2006

Utah, sindaco vuole tutti sposati, felici e con figli

Il sindaco di Kanab e i suoi collaboratori hanno un sogno: vedere la loro piccola citta' del West, incastonata in mezzo alle montagne piu' belle d'America, riempirsi di famiglie felici e giardini pieni di bimbi, con le donne che crescono figli a casa e gli uomini che lavorano. Uno scenario idilliaco nel quale non c'e' posto per single, divorziati o gay. Per tenerli alla larga, gli amministratori della localita' dello Utah hanno messo le loro idee nero su bianco, in una risoluzione ufficiale. Ma anche in una cittadina dove il 97% dei 3.500 residenti sono bianchi, quasi tutti sono mormoni e l'80% dei voti alle ultime elezioni per la Casa Bianca e' andato a George W.Bush, l'iniziativa e' sembrata eccessiva. Il sindaco Kim Lawson e il consiglio cittadino sono ora al centro di una bufera insolita in una parte d'America nota soprattutto per i suoi gioielli naturali: Kanab e' una frequentata tappa turistica, per la sua posizione tra il Grand Canyon e i due parchi piu' visitati dello Utah, Bryce e Zion. ''Questa risoluzione e' un imbarazzo insuperabile'', ha scritto qualcuno al giornale locale. ''Il prossimo passo - afferma un'altra delle molteplici lettere contro Lawson - sara' dipingere delle grandi X sulle porte delle famiglie non naturali''. Proprio la difesa della 'famiglia naturale' e' l'obiettivo della risoluzione che il consiglio cittadino ha votato all'unanimita' (i membri sono cinque, compreso il sindaco), scatenando le proteste. La famiglia naturale nel provvedimento viene definita come quella di un uomo e una donna regolarmente sposati, ''come ordinato da Dio'' e con i cuori aperti a vivere con ''una faretra piena di bambini''. Nuclei familiari del genere, secondo il Comune di Kanab, sono ''il luogo del vero bene comune'' e la vera risposta ai problemi della delinquenza e delle droghe. ''Noi abbiamo una visione - hanno scritto i consiglieri nel provvedimento - di giovani donne che crescono per diventare mogli, curatrici della casa e madri; e giovani uomini che crescono per diventare mariti, costruttori di case e padri. Vediamo un panorama di case per famiglie e giardini ben curati che risuonano delle risate di tanti bambini''. Carol Sullivan, l'unico membro femminile del consiglio di Kanab, ha raccontato al Los Angeles Times di aver avuto l'impressione che il provvedimento fosse ''un po' sciovinista'', ma alla fine lo ha votato pensando che fosse solo una propria impressione. Invece nei giorni successivi si e' scatenato un dibattito insolito per una comunita' compatta e ultra tradizionalista. Decine di persone sono comparse nella sede del Comune con cartelli che recitavano: ''Noi siamo senza faretra''. Il giornale locale e' stato sommerso di lettere e gli alberghi hanno pagato un caro prezzo, perdendo raffiche di prenotazioni. Ma da varie localita' vicine nello Utah sono arrivati anche messaggi di incitamento. ''Finalmente qualcuni difende l'unita' della famiglia'', ha scritto un padre, annunciando di aver cancellato un viaggio a Disneyland per portare invece i propri figli a Kanab. Il dibattito provocato dalla risoluzione si inserisce nel piu' vasto scenario dei malumori che nel cuore dell'America crescono da anni per i modelli di societa' proposti dagli stati delle due coste del paese. Matrimoni gay, divorzi e un nuovo ruolo delle donne hanno messo sulla difensiva larghe aree degli Usa e lo Utah, con le sue radici mormoni, e' tra quelle piu' conservatrici. Gli amministratori di Kanab non hanno fatto che raccogliere le idee promosse a Salt Lake City - la capitale dello stato e il quartier generale della religione mormone - da personaggi come Paul Mero, presidente del think tank conservatore Sutherland Institute. E' lui a far pressione da tempo sugli amministratori locali perche' approvino provvedimenti a tutela della 'famiglia naturale', spingendosi fino a negare le licenze agli asili nido cosi' che le madri siano costrette a stare a casa e non lavorare. I modelli familiari proposti dallo Utah presto potrebbero diventare oggetto di dibattito a livello nazionale se, come e' probabile, l'America avra' il primo mormone candidato alla Casa Bianca: il governatore repubblicano del Massachusetts, Mitt Romney, che e' gia' riuscito negli anni scorsi nella difficile impresa di farsi eleggere alla guida di uno degli stati piu' liberal del paese.

Wednesday, June 14, 2006

Sfida tra due team per l'atomica Usa del futuro

Un team e' al lavoro in un'area di 111 km quadrati in mezzo a una foresta di pini nel New Mexico. L'altro invece lavora in un paio di km quadrati sulle colline affacciate sulla baia di San Francisco. Scenari idilliaci, dove e' in corso una sfida tra i migliori 'cervelli' d'America che sembra riemergere dalle atmosfere della Guerra Fredda: la creazione della bomba nucleare del futuro. La gara vede impegnato il Los Alamos National Laboratory del New Mexico, la 'culla' del progetto atomico americano, e il Lawrence Livermore National Laboratory nella Bay Area. Giovani scienziati eccitati da una possibilita' irripetibile si sfidano a distanza, con l'aiuto di tecnologie fornite da colossi come Microsoft e Apple. L'obiettivo e' realizzare la prima nuova bomba nucleare americana da un ventennio a questa parte e il vincitore, tra Los Alamos e Livermore, verra' annunciato entro la fine dell'anno. Frenesia ed entusiasmo sono ai massimi livelli nei due team. ''Ho gente qui che lavora di notte e nei fine settimana, devo ordinar loro di andare a casa altrimenti sarebbero sempre qui'', ha detto Joseph Martz, direttore della squadra di Los Alamos, ricordando che si tratta di scienziati che hanno ''la possibilita' di mostrare le loro doti come non e' mai accaduto da 20 anni a oggi''. A Livermore, il direttore Bruce Goodwin descrive uno scenario analogo, con i supercomputer che lavorano giorno e notte per eseguire simulazioni. Assai meno eccitati sono alcuni esperti nucleari che temono che la scelta di dar vita a una nuova bomba inneschi una corsa al riarmo, alla ripresa dei test e a maggiori difficolta' nel sostenere scelte di politica estera contro l'armamento nucleare di Iran e Corea del Nord. Il Congresso degli Usa in questi ultimi anni ha bocciato vari progetti di sviluppo di armi nucleari che davano l'impressione che l'America volesse dotarsi di strumenti di attacco preventivo. Una dopo l'altra, sono cadute cosi' le proposte di creare bombe ai neutroni, mini-atomiche 'bunker-busting' e superatomiche. Ma lo scorso anno e' passata invece la proposta di sostituire le attuali testate con nuove bombe di eguale potenza, ma di maggior durata e sicurezza, utilizzabili contro lo stesso tipo di bersagli di quelle attuali. Sostituire il vecchio arsenale con le nuove testate, secondo il progetto varato dal Congresso, permettera' agli Usa di avere piu' fiducia nella qualita' delle proprie armi e dovrebbe aiutare a diminuire le attuali 6.000 bombe americane. Il trattato di Mosca siglato nel 2002 dal presidente George W.Bush e dal presidente russo Vladimir Putin, prevede che Usa e Russia riducano il loro arsenale a un numero di testate tra 1.700 e 2.200 entro il 2012 e Washington ha scelto la strada di un innovamento tecnologico, che permetta di avere meno armi, piu' sicure e affidabili e anche impossibili da utilizzare nel caso finissero nelle mani sbagliate. I finalisti per realizzare la bomba del futuro sono i due laboratori del West, che hanno gia' presentato progetti preliminari segretissimi al Nuclear Weapons Council, l'organismo federale che scegliera' il vincitore entro la fine dell'anno. Ma le critiche alla strada scelta dall'amministrazione Bush non mancano. C'e' chi, come Sidney Drell, un esperto della Stanford University, non crede all'ipotesi che lo sviluppo della bomba possa avvenire senza test e limitandosi alle simulazioni computerizzate. ''Non conosco un generale, un ammiraglio, un presidente o alcuna persona responsabile - ha affermato Drell - che accetterebbe un'arma non sottoposta a test al posto di quelle del proprio arsenale e si fiderebbe senza sperimentarla''. Gli Usa hanno dichiarato nel 1992 una moratoria contro i test sotterranei, dopo un'ultima esplosione in Nevada. I critici del programma ritengono che creare una nuova bomba induca nella 'tentazione' di sperimentarla, avviando una pericolosa corsa al riarmo da parte di paesi come Russia e Cina e rendendo piu' difficili le iniziative diplomatiche che gli Stati Uniti hanno in corso.

Friday, June 02, 2006

Il lavoro dopo il college? Negli USA meglio la CIA di Microsoft

Fino a pochi anni fa, i sondaggi tra i neolaureati americani sul lavoro da sogno dopo il college erano unanimi: una start-up di Internet capace di far di loro, in fretta, dei milionari. Poi sono arrivati la crisi della New Economy e l'11 settembre e ora la classe del 2006, sventolando i diplomi, mostra di pensarla diversamente. Un lavoro alla Cia e' meglio di un impiego da Microsoft o Apple. L'indicazione arriva da un sondaggio di Business Week e deve essere suonata come musica alle orecchie del generale Michael Hayden, che oggi a Langley, in Virginia, ha giurato nelle mani del presidente George W.Bush come nuovo direttore della Cia. Per un esperto di tecnologie come lui - e' stato per anni direttore della Nsa, l'agenzia di spionaggio elettronico - e' una soddisfazione vedersi preferito, come datore di lavoro, a Bill Gates e Steve Jobs. La classifica e' piaciuta alla Cia al punto da pubblicarla sulla homepage del sito Internet ufficiale dell'agenzia, accompagnata da un raro comunicato stampa che sottolinea come lo studio, realizzato dalla societa' Universum Communications, abbia scoperto che l'agenzia e' al quinto posto tra i lavori piu' ambiti dai giovani (Microsoft e Apple sono al sesto e settimo). Una piccola iniezione di fiducia per un servizio segreto in crisi d'identita', che deve ancora trovare la propria strada nell'epoca della guerra al terrorismo ed e' segnato da battaglie interne che hanno portato, nelle ultime settimane, alle dimissioni da direttore dell'ex deputato repubblicano Porter Goss. In realta', se gli studenti americani hanno riscoperto che puo' essere stimolante lavorare per il governo, hanno anche fatto capire che prima di far domanda per diventare spie preferirebbero dedicarsi alla diplomazia. Il Dipartimento di Stato figura infatti al terzo posto in classifica, seguito al quarto dall'Fbi e poi dalla Cia. Al primo posto svetta invece la Disney, la preferita in assoluto dai neolaureati, che come seconda scelta indicano Google (era solo 152ma nel 2005). Hayden, al suo debutto alla guida della Cia, ha promesso a spie e analisti che l'agenzia restera' centrale e decisiva nella comunita' d'intelligence, nonostante abbia perso parte dei propri compiti con la creazione della figura del Direttore Nazionale dell'Intelligence. In un faccia a faccia a porte chiuse con il personale dell'agenzia a Langley - su cui ha riferito una portavoce, Jennifer Millerwise Dyke -, Hayden ha risposto per circa un'ora alle domande e ha ricevuto ''molti applausi'', soprattutto quando ha paragonato la Cia a una star di una squadra di football, che e' decisiva ma e' anche parte di un intero team che deve lavorare insieme alle altre 15 agenzie che costituiscono il complesso arcipelago dell'intelligence americana. Hayden ha ricevuto il via libera dal Congresso, nei giorni scorsi, nonostante le polemiche suscitate dalle rivelazioni sui programmi di intercettazione e di raccolta di informazioni sulle telefonate degli americani, da lui gestiti negli anni scorsi alla Nsa. La Casa Bianca e il nuovo direttore - il primo militare a prendere la guida della Cia da oltre 25 anni - hanno indicato che come vicedirettore sara' richiamato a Langley un veterano dell'agenzia, Stephen Kappes, che si era dimesso nel 2004 in rotta di collisione con la gestione di Goss.