SPIRIT OF AMERICA

America is a land of wonders, in which everything is in constant motion and every change seems an improvement ----------------------- ALEXIS DE TOCQUEVILLE

Thursday, July 20, 2006

L'embrione spinge Bush a giocarsi il primo veto

Thomas Jefferson e' di nuovo solo. L'autore della Dichiarazione d'Indipendenza e terzo presidente degli Stati Uniti, resta l'unico inquilino della Casa Bianca ad aver vinto per due mandati la tentazione di bloccare leggi del Congresso con un veto. L'altro presidente che fino a ora condivideva il primato con lui, George W.Bush, ha rotto l'incantesimo: una legge per rendere piu' facile la ricerca sulle cellule staminali embrionali lo ha spinto a intervenire. ''Questa legge permetterebbe di usare una vita umana innocente nella speranza di trovare benefici medici per altre'', ha detto Bush, parlando alla Casa Bianca circondato da 18 famiglie i cui bambini sono stati adottati come embrioni congelati, non utilizzati dalle cliniche per la fertilita'. ''Questi bambini e bambine non sono parti di ricambio'', ha aggiunto, indicando le famiglie e accusando la legge da lui bloccata di aver superato ''una barriera morale che la nostra societa' deve rispettare''. Dopo aver minacciato il veto per 141 volte da quando e' presidente, ottenendo quasi sempre modifiche alle leggi da parte della maggioranza repubblicana che controlla il Congresso, Bush sull'embrione ha scelto la strada dello scontro. Irremovibile di fronte ad appelli da parte di esponenti del suo partito ed editoriali dei giornali, oltre che di fronte ai sondaggi d'opinione, il presidente ha sbarrato la strada a un provvedimento appena varato dal Senato. La nuova legge prevedeva di rimuovere le restrizioni alla ricerca sulle staminali embrionali decise da Bush il 9 agosto 2001, in quello che fu uno dei primi atti significativi della sua presidenza. Il Congresso ha varato un testo, con ampie maggioranze nelle due camere, che ampliava le possibilita' per i centri di ricerca americani di ricevere finanziamenti federali, vincolati da limitazioni etiche e dal requisito di utilizzare solo embrioni delle cliniche di fertilita' destinati a essere eliminati. Ma Bush sulle staminali embrionali non intende fare passi indietro, dopo aver discusso a lungo il tema negli anni scorsi con un gran numero di scienziati, esperti d'etica e personalita' religiose. La ricerca medica ''puo' anche essere etica'', ha detto il presidente, sostenendo la necessita' di ''coltivare il potere della scienza per aiutare la sofferenza umana, senza violare la dignita' della vita umana''. Bush ha rivendicato di essere stato comunque il primo presidente americano ad aver finanziato la ricerca sulle staminali embrionali (90 milioni di dollari stanziati fino a ora), ma ha esortato la comunita' scientifica a dedicarsi con vigore alle ricerche sulle staminali adulte o su quelle del cordone ombelicale. Il Senato aveva approvato martedi' la legge con un voto di 63- 37, con quattro voti in meno del minimo necessario per annullare un veto presidenziale. Alla Camera, lo scorso anno, il voto era stato di 238-194 e quelli mancanti per opporsi al veto erano 50. Numeri che fanno ritenere ai promotori della campagna per la ricerca sulle staminali che qualsiasi legge, a questo punto, sia rinviata all'anno prossimo, quando sara' al lavoro il Congresso che emergera' dalle elezioni di novembre. La scadenza elettorale che si avvicina (e quella, piu' lontana, della corsa alla Casa Bianca nel 2008), e' sembrata lo stimolo principale dietro la ribellione dei repubblicani contro Bush, piu' che non una reale convinzione sulla necessita' di finanziare con fondi federali la ricerca sull'embrione. I sondaggi dicono che per il 70% degli americani e' accettabile distruggere embrioni, se questo serve a far avverare le promesse scientifiche - per ora rimaste tali - di sconfiggere con le staminali embrionali patologie come l'Alzheimer. A scendere in campo fino all'ultimo minuto per cercare, senza successo, di convincere Bush a cambiare idea, sono stati anche pezzi da novanta del mondo repubblicano come il governatore della California, Arnold Schwarzenegger e l'ex First Lady Nancy Reagan, da tempo una sostenitrice della ricerca sulle staminali. Ma anche il campo opposto, quello dei conservatori contrari a ogni intervento sull'embrione, si e' mosso in forze e ha mandato segnali di forte apprezzamento per il veto di Bush. L'influente organizzazione 'Focus on the family', per esempio, ha lodato nel presidente ''la rara forza di carattere e il coraggio nella difesa dei non ancora nati''. Bush ha trascorso la mattinata di mercoledi' con la penna in mano, in attesa dell'arrivo della legge sulla sua scrivania, pronto a rispedirla al mittente. Il potere di veto e' stato usato con abbondanza dai predecessori di Bush, ma l'attuale presidente era sempre riuscito ad evitarlo. Ronald Reagan in otto anni vi fece ricorso 78 volte (e il Congresso ne annullo' gli effetti in nove casi). George Bush padre blocco' 44 leggi in quattro anni, uscendo sconfitto una sola volta, mentre Bill Clinton uso' il veto 38 volte in quattro anni, contro un Congresso a lungo nelle mani dei repubblicani, che in due casi riuscirono a sopraffarlo. In due successive occasioni, Clinton intervenne come l'attuale presidente sul terreno della bioetica, vietando due volte leggi che proibivano l'aborto in stato avanzato di gravidanza.

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