Arrivano i vigilantes, frontiera rovente in Arizona
Arriveranno in moto, a cavallo o con l'aereo privato, armati di tende, camper, visori notturni e sicuramente molti fucili. L'America della giustizia fai-da-te e' pronta a schierare per tutto il mese d'aprile un esercito di vigilantes lungo il confine con il Messico in Arizona, per dedicarsi a un'attivita' che a loro avviso l' amministrazione Bush sta trascurando: bloccare l'invasione dei clandestini messicani.
Si chiama 'Progetto Minuteman', ispirandosi al nome delle milizie popolari della Rivoluzione americana, ed e' una grossa rogna per la Casa Bianca, perche' rischia di rendere assai tesi i rapporti - gia' oggi non facili - con il governo messicano. Per iniziativa di Chris Smicox, un piccolo editore dell'Arizona che gira armato e predica la guerra totale all'immigrazione illegale, tra i mille e i duemila volontari sono attesi a partire da venerdi' sul tratto piu' rovente del confine Usa-Messico: una striscia di deserto di 100 km attraverso la quale passa gran parte del flusso inarrestabile dei messicani in cerca di un futuro a stelle e strisce. I volontari hanno deciso di schierarsi uno ogni 400 metri a far la guardia alla porta d' America, con conseguenze difficili da prevedere.
I promotori dell'iniziativa promettono che sara' una vigilanza pacifica e che i volontari si limiteranno ad avvertire le autorita' ogni volta che saranno avvistati clandestini. Ma organizzazioni razziste come la Nazione Ariana stanno dando largo spazio sui loro siti web all'esperimento dell'Arizona e non e' escluso che qualche testa calda si infiltri tra i pensionati che si preparano ad accamparsi per un mese nel deserto.
Sull'altro fronte, violenze esplicite sono gia' state promesse da parte della piu' pericolosa gang degli Usa, una organizzazione nota come 'Mara Salvatrucha' o MS-13, che riunisce criminali salvadoregni e altri immigrati del centro America e che da tempo rappresenta un incubo per l'Fbi. I leader della gang in California e Texas hanno lanciato un passaparola tra i seguaci, invitandoli ad andare a ''dare una lezione'' ai vigilantes nel deserto.
''Questa storia ha tutti gli ingrendienti per una tragedia'', ha detto Michael Nicley, il capo locale dell'U.S. Border Patrol, l'agenzia federale che ha il compito di controllare la frontiera. Il portavoce dell'agenzia, Jeff Benadum, ha pero' sottolineato che gli uomini del Progetto Minuteman hanno tutto il diritto di fare quello che vogliono: ''Non abbiamo alcun motivo - ha spiegato - per ritenere che cio' che faranno non sia nel rispetto della legge. Se non interferiscono con il nostro lavoro, hanno il diritto costituzionale di stare nel deserto''.
Le organizzazioni che si occupano di accogliere gli immigrati sono assai piu' preoccupate: ''Sono persone che non vivono qui - spiega Jennifer Allen, di Border Action Network - che arriveranno a creare una situazione in cui si soffia sulla fiamma del razzismo e si incita la gente alla xenofobia''.
Niente di piu' lontano dal vero, sostiene invece Simcox dal suo ufficio a Tombstone, vicino al confine messicano, che in questi giorni lavora a ritmo frenetico per organizzare il reclutamento dei volontari attraverso il suo sito Internet, www.minutemanproject.com. Tutto avverra' in modo pacifico, sostiene Simcox, ''ma qualcuno deve fare qualcosa per segnalare questa situazione, continuano ad arrivare in modo inarrestabile''.
Da quando la California ha rafforzato le proprie misure di sicurezza al confine, l'Arizona e' diventata la nuova frontiera rovente. Nel 2004, la polizia di confine ha arrestato in Arizona mezzo milione di clandestini, il 41% in piu' rispetto all'anno precedente. Nello stato, che ha 5 milioni di abitanti, ci sono adesso, secondo le stime,500 mila messicani illegali, una fetta consistente del totale dei clandestini provenienti dal Messico che vivrebbero in tutti gli Usa, ritenuti circa 6 milioni.
Per l'amministrazione e' un tema delicato. Il presidente messicano Vicente Fox nei giorni scorsi, in un vertice con George W.Bush, ha espresso la preoccupazione per l'arrivo di vigilanti lungo il confine e Bush ha promesso che saranno tenuti sotto controllo. Ma da piu' parti alla Casa Bianca viene rinfacciato di non aver trovato una soluzione a un'invasione che potrebbe offrire tra l'altro un'opportunita' per entrare negli Usa anche ai terroristi. E c'e' chi chiede a Bush di non attendere ''un nuovo 11 settembre'' provocato dal confine permeabile, per agire in modo deciso.
Qualcosa potrebbe cambiare proprio nei giorni in cui prende il via il Progetto Minuteman. Secondo il settimanale Time, l' amministrazione Bush si appresta in settimana ad annunciare un significativo incremento nel numero e nelle dotazioni tecnologiche delle forze schierate lungo il confine con il Messico.