SPIRIT OF AMERICA

America is a land of wonders, in which everything is in constant motion and every change seems an improvement ----------------------- ALEXIS DE TOCQUEVILLE

Thursday, March 24, 2005

Terri e le nuove alleanze tra cattolici e protestanti Usa

Prove di nuovo dialogo intorno al letto dove muore Terri Schiavo, dopo secoli di odio e sospetti. Il caso della Florida che scuote le coscienze in America e' diventato l'ultimo terreno di confronto, e in molti casi di alleanza, tra il mondo cattolico e quello protestante a stelle e strisce. Una miscela che gia' aveva fatto vedere i suoi effetti in occasione delle ultime elezioni per la Casa Bianca e che emerge con sempre piu' rilevanza nelle vicende pubbliche americane. L'aspetto piu' vistoso e rumoroso del coinvolgimento delle chiese di ogni denominazione nella vicenda della Schiavo, e' rappresentato dai manifestanti che gridano fuori dall'ospedale di Pinellas Park dove la donna si sta lentamente spegnendo e da quelli che si fanno arrestare nel tentativo, simbolico, di portarle da bere. Ma dietro i cartelli e gli slogan si muovono i protagonisti di una stagione di nuovo dialogo negli ambienti conservatori del cristianesimo, che riescono non di rado a far sentire la loro voce fin dentro lo Studio Ovale. Il punto di contatto tra i due mondi, secondo molti esperti che dibattono sul caso Schiavo sulle pagine dei quotidiani americani, e' rappresentato dall'agenda di 'cultura della vita' delineata in questi anni da papa Giovanni Paolo II nel suo magistero. Le encicliche del Santo Padre e le indicazioni del Vaticano in tema di astinenza sessuale, aborto, ricerca sulle cellule staminali embrionale, eutanasia e vari altri aspetti di bioetica, vengono lette con grande attenzione dagli intellettuali evangelici. E' sulla base dei loro contenuti che da parte del mondo protestante viene cercato sempre piu' spesso un dialogo con studiosi cattolici americani come Robert George, della Princeton University o padre Richard Neuhaus, direttore della rivista 'First Thing', un ex pastore luterano che viene ritenuto molto ascoltato dal presidente George W.Bush. I manifestanti nelle strade sono l'ultimo anello di movimenti che, ai loro vertici, ricevono consulenza teologica e legale nello stesso tempo da noti esponenti cattolici come padre Frank Pavone, che guida il gruppo 'Preti per la vita' e da protestanti come Randall Terry, il fondatore degli attivisti antiaborto di Operation Rescue o padre Pat Mahoney, del National Clergy Council. Nei gruppi religiosi conservatori che influenzano con la loro attivita' di lobby la vita politica di Wasghington, gli esponenti cattolici sono sempre piu' numerosi a fianco dei protestanti. ''L'idea di costruire una cultura che dia valore alla vita umana e' un'articolazione cattolica - ha detto al New York Times il direttore del Centro per la vita e la bioetica di Washington, William Saunders - ma trova echi nei cuori di molte persone, evangelici o di altre fedi. Giovanni Paolo II e' un eroe del mondo 'pro-life' americano, a prescindere dalla chiesa cui uno appartiene''. Nel mondo cattolico non mancano le voci che giudicano in modo critico il legame con la destra religiosa protestante americana e che vedono lo stesso Vaticano in balia di una gerarchia di ''radicali del diritto alla vita''. E' il caso del gesuita John Paris, docente di bioetica al Boston College, secondo il quale la tradizione morale della Chiesa negli ultimi 400 anni indica che in casi come quello di Terri si puo' lasciar morire il paziente. ''Non c'e' un obbligo morale'' di tenere in vita persone nelle condizioni della donna da 15 anni in stato vegetativo, ha detto Paris a Newsweek, perche' entrano in gioco quelle che sono ritenute ''misure sproporzionatamente gravose'' per le quali, a suo avviso, la Chiesa prevederebbe la possibilita' di favorire l'arrivo della morte. Ma il fastidio di padre Paris per la crescita del potere del mondo cristiano conservatore e' un'espressione di minoranza, nell'America di Bush. A dominare sono invece le alleanze sempre piu' strette tra cattolici ed evangelici anche sul piano politico, che lo scorso anno hanno portato alla bocciatura da parte della destra cristiana del senatore John Kerry, il primo cattolico che puntava a diventare presidente dai tempi di John F.Kennedy. Lo scenario e' profondamente mutato dall'epoca di Kennedy, che per vincere nel 1960 fu costretto a convincere i protestanti che non si sarebbe sottomesso ai voleri del Papa. Il punto di svolta, secondo gli osservatori, e' stato 11 anni fa una dichiarazione congiunta messa a punto da leader cattolici ed evangelici, che era il frutto di una serie di incontri che rompevano un gelo secolare. La dichiarazione era soprattutto teologica, ma i suoi effetti si sono fatti ben presto sentire sul piano della vita pubblica, in particolare sui temi della 'cultura della vita'. Su un solo punto decisivo l'accordo sembra ancora lontano: quello della pena di morte, contro la quale la Conferenza episcopale americana ha appena lanciato una nuova campagna e che i protestanti non sembrano invece ancora voler mettere in discussione. Ma qualche segnale di cambiamento arriva anche sul fronte della pena capitale, se e' vero che il senatore Rick Santorum, un repubblicano cattolico integralista della Pennsylvania che sembra avere mire presidenziali, sta ripensando il suo appoggio alle esecuzioni. Una mossa che tiene conto senza dubbio di sondaggi che fotografano umori che mutano nell' elettorato cristiano, cattolico o protestante che sia.

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