L'America con la febbre da Super Bowl
C'e' solo l'imbarazzo della scelta. Si puo' partire dalla favola di Jeff Thomason, che fino a pochi giorni fa faceva l'operaio in un cantiere e ora sta per giocare nell'evento sportivo piu' importante d'America. O dal quarterback Donovan McNabb, un gigante nero sempre accompagnato dalla mamma, che con lui e le altre 'aquile' fa pubblicita' in tv alle minestrine calde. O da Paul McCartney, chiamato a far dimenticare l'imbarazzo della tetta di Janet Jackson dello scorso anno.
Il Super Bowl e' come sempre uno specchio dei mille volti dell'America e l'edizione XXXIX non tradisce la regola. Nell'afa di Jacksonville, in Florida, New England Patriots e Filadelfia Eagles stanno completando gli allenamenti in vista della finalissima del football che domenica vedra' il paese fermarsi e l'audience televisiva schizzare verso cifre da record.
Sport, spettacolo e affari si intrecciano al solito nel grande show americano, con la febbre da palla ovale che cresce con l'avvicinarsi del fine settimana.
- BILL 'IL GENIO' CONTRO ANDY 'IL PLEBEO': La scontro quest' anno e' tutto sulla East Coast, con due squadre della costa orientale (Boston e Filadelfia) che si confrontano in una citta' affacciata sull' Atlantico. Ma le filosofie di gioco e di vita dietro la contesa, incarnate dai due allenatori, sono lontane come la California dal New England. Da una parte il patrizio Bill Belichick, cresciuto all'ombra di un padre coach della Marina militare nelle piu' prestigiose accademie della East Coast: sulla panchina dei Patriots potrebbe agguantare la terza vittoria consecutiva in un Super Bowl, stabilendo un record senza precedenti e consacrando la fama di 'Genio'.
Dall'altra il plebeo Andy Reid, che ha raggiunto la vetta partendo dal fondo nei college di basso profilo della West Coast fino a raggiungere il Super Bowl con i suoi Eagles.
- LA FAVOLA DI THOMASON: Poteva accadere solo in America. A 35 anni, Jeff Thomason aveva ormai appeso da due anni al chiodo il casco protettivo dopo essersi ritirato dalla Nfl e dal football professionale. Sposato, padre di tre figli, Thomason non si e' arricchito con la palla ovale. Fino a pochi giorni fa lavorava in cantieri edili nel New Jersey, mantenendosi in forma nel tempo libero con le arti marziali e il triathlon.
Poi gli e' arrivata la telefonata che cambia una vita. Gli Eagles, in seguito a un infortunio, avevano bisogno di un rimpiazzo. E cosi' Jeff, senza aver giocato una sola partita ne' partecipato ai ritiri in tutta la stagione, domenica sara' in campo a Jacksonville. I media lo hanno trasformato nella star del momento, al punto di offuscare primedonne come Corey Dillon e il kicker Adam Vinatieri dei Patriots o Terrell Owens delle 'aquile' di Filadelfia. ''E' surreale - ha detto Thomason - ho seguito tutto l'anno le partite in tv, ero contento per i ragazzi, ma non avrei mai immaginato di tornare in campo''.
- PAUL PER DIMENTICARE JANET: Un 'sir' britannico per cercare di dimenticare un costoso imbarazzo. Paul McCartney dominera' il tradizionale show di meta' partita, dopo che lo scorso anno Janet Jackson provoco' uno scandalo scoprendo - a suo dire involontariamente - il seno di fronte a milioni di telespettatori. La Fox, che trasmette quest'anno l'evento, vuole evitare i problemi e la multa da mezzo milione di dollari che la vicenda provoco' lo scorso anno ai rivali della Cbs.
- JACKSONVILLE, MOMENTI DI GLORIA: Per uno show abituato ad andare in scena su palcoscenici di citta' come Miami, San Diego o New Orleans, la scelta della piccola Jacksonville in Florida e' stata una scommessa rischiosa per la Nfl. La citta' si e' preparata al meglio ad accogliere i 100 mila tifosi e le tv di tutto il mondo, dando una spolverata al proprio aspetto sonnacchioso di localita' balneare al confine con la Georgia.
Gli atleti di Eagles e Patriots da giorni si sono immersi nella realta' locali, mostrandosi spesso stupiti o a disagio in un luogo con una chiesa ogni poche centinaia di metri, in una comunita' dove la gente gira con le auto addobbate da nastri gialli di sostegno alle truppe in Iraq e adesivi contro i matrimoni gay.
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