Utah, sindaco vuole tutti sposati, felici e con figli
Il sindaco di Kanab e i suoi collaboratori hanno un sogno: vedere la loro piccola citta' del West, incastonata in mezzo alle montagne piu' belle d'America, riempirsi di famiglie felici e giardini pieni di bimbi, con le donne che crescono figli a casa e gli uomini che lavorano. Uno scenario idilliaco nel quale non c'e' posto per single, divorziati o gay. Per tenerli alla larga, gli amministratori della localita' dello Utah hanno messo le loro idee nero su bianco, in una risoluzione ufficiale.
Ma anche in una cittadina dove il 97% dei 3.500 residenti sono bianchi, quasi tutti sono mormoni e l'80% dei voti alle ultime elezioni per la Casa Bianca e' andato a George W.Bush, l'iniziativa e' sembrata eccessiva. Il sindaco Kim Lawson e il consiglio cittadino sono ora al centro di una bufera insolita in una parte d'America nota soprattutto per i suoi gioielli naturali: Kanab e' una frequentata tappa turistica, per la sua posizione tra il Grand Canyon e i due parchi piu' visitati dello Utah, Bryce e Zion.
''Questa risoluzione e' un imbarazzo insuperabile'', ha scritto qualcuno al giornale locale. ''Il prossimo passo - afferma un'altra delle molteplici lettere contro Lawson - sara' dipingere delle grandi X sulle porte delle famiglie non naturali''. Proprio la difesa della 'famiglia naturale' e' l'obiettivo della risoluzione che il consiglio cittadino ha votato all'unanimita' (i membri sono cinque, compreso il sindaco), scatenando le proteste.
La famiglia naturale nel provvedimento viene definita come quella di un uomo e una donna regolarmente sposati, ''come ordinato da Dio'' e con i cuori aperti a vivere con ''una faretra piena di bambini''. Nuclei familiari del genere, secondo il Comune di Kanab, sono ''il luogo del vero bene comune'' e la vera risposta ai problemi della delinquenza e delle droghe. ''Noi abbiamo una visione - hanno scritto i consiglieri nel provvedimento - di giovani donne che crescono per diventare mogli, curatrici della casa e madri; e giovani uomini che crescono per diventare mariti, costruttori di case e padri. Vediamo un panorama di case per famiglie e giardini ben curati che risuonano delle risate di tanti bambini''.
Carol Sullivan, l'unico membro femminile del consiglio di Kanab, ha raccontato al Los Angeles Times di aver avuto l'impressione che il provvedimento fosse ''un po' sciovinista'', ma alla fine lo ha votato pensando che fosse solo una propria impressione. Invece nei giorni successivi si e' scatenato un dibattito insolito per una comunita' compatta e ultra tradizionalista. Decine di persone sono comparse nella sede del Comune con cartelli che recitavano: ''Noi siamo senza faretra''. Il giornale locale e' stato sommerso di lettere e gli alberghi hanno pagato un caro prezzo, perdendo raffiche di prenotazioni.
Ma da varie localita' vicine nello Utah sono arrivati anche messaggi di incitamento. ''Finalmente qualcuni difende l'unita' della famiglia'', ha scritto un padre, annunciando di aver cancellato un viaggio a Disneyland per portare invece i propri figli a Kanab. Il dibattito provocato dalla risoluzione si inserisce nel piu' vasto scenario dei malumori che nel cuore dell'America crescono da anni per i modelli di societa' proposti dagli stati delle due coste del paese. Matrimoni gay, divorzi e un nuovo ruolo delle donne hanno messo sulla difensiva larghe aree degli Usa e lo Utah, con le sue radici mormoni, e' tra quelle piu' conservatrici. Gli amministratori di Kanab non hanno fatto che raccogliere le idee promosse a Salt Lake City - la capitale dello stato e il quartier generale della religione mormone - da personaggi come Paul Mero, presidente del think tank conservatore Sutherland Institute.
E' lui a far pressione da tempo sugli amministratori locali perche' approvino provvedimenti a tutela della 'famiglia naturale', spingendosi fino a negare le licenze agli asili nido cosi' che le madri siano costrette a stare a casa e non lavorare.
I modelli familiari proposti dallo Utah presto potrebbero diventare oggetto di dibattito a livello nazionale se, come e' probabile, l'America avra' il primo mormone candidato alla Casa Bianca: il governatore repubblicano del Massachusetts, Mitt Romney, che e' gia' riuscito negli anni scorsi nella difficile impresa di farsi eleggere alla guida di uno degli stati piu' liberal del paese.