SPIRIT OF AMERICA

America is a land of wonders, in which everything is in constant motion and every change seems an improvement ----------------------- ALEXIS DE TOCQUEVILLE

Thursday, October 28, 2004

Baseball, Babe Ruth si arrende

E alla fine anche il Bambino si e' arreso. Gli dei del baseball, con in testa 'Babe' Ruth, hanno deciso che 86 anni di punizione sono stati abbastanza per Boston e i suoi sogni sportivi. In una notte di eclisse lunare e di grandi emozioni, i Red Sox hanno rotto a colpi di baseball da leggenda l'incantesimo maligno che dal 1918 impediva loro di salire sul trono dello sport americano per eccellenza. Battendo per 3-0 sotto il celebre arco di St.Louis i campioni locali dei Cardinals, i 'calzini rossi' bostoniani hanno fatto proprie le World Series del baseball, vincendo la serie per 4-0 dopo l'incredibile recupero - da 0-3 a 4-3 - che aveva assegnato loro il titolo dell'American League contro gli arcirivali Yankees di New York. Per la citta' del Massachusetts e per tutto il New England e' la fine di un'epoca, l'epilogo di decenni in cui una generazione dopo l'altra di bostoniani erano cresciuti tra umiliazioni e false speranze sportive, subendo le facili ironie delle tifoserie avversarie. Libri e film sono stati dedicati alla presunta maledizione che gravava sui Red Sox per aver venduto agli Yankees nel 1920 Babe 'Bambino' Ruth, diventato poi il piu' forte giocatore nella storia. A spezzarla e' stata una compagine anomala, fatta di giocatori che hanno ribattezzato se stessi come 'gli idioti' e che insieme assomigliano piu' a una 'compagnia dell'anello' uscita da un libro di Tolkien, che ai professionisti milionari dalla faccia pulita che dominano nella lega del baseball. E a guidarli verso la distruzione dell'incantesimo del loro anello maledetto e' toccato, nelle vesti di Frodo, a Theo Epstein, un manager di 28 anni approdato al baseball da una famiglia di scrittori e diventato l'artefice della svolta dopo soli due anni alla guida dei Red Sox. Dopo la vittoria al Busch Stadium di St,.Louis, Boston e' subito esplosa, con celebrazioni che culmineranno nei prossimi giorni in eventi di piazza che si preannunciano oceanici. Una coda di centinaia di persone si e' formata di prima mattina fuori dal negozio di souvenir di Fenway Park, lo storico stadio cittadino, dove sono stati messi in vendita a tempo di record cimeli con la scritta 'Champions'. Il tifoso piu' celebre dei Red Sox, John Kerry, ha festeggiato durante la notte e nella prima tappa della sua giornata elettorale, in Ohio, si e' presentato con in testa il cappellino con il logo della squadra del cuore. ''C'era chi diceva: 'John Kerry non sara' presidente fino a quando i Red Sox non vinceranno le World Series''', ha ricordato esultante lo sfidante di George W.Bush. ''Il mio messaggio e' questo: stiamo arrivando!'', ha aggiunto il senatore, che martedi' notte spera di unire in una piazza di Boston la festa per la propria vittoria a quella dei Red Sox. Nell'entusiasmo dei festeggiamenti notturni, la polizia a Boston ha compiuto 21 arresti e una ventina di persone sono finite all'ospedale. E' l'effetto di quella passione che nei giorni scorsi, al momento della vittoria dei Red Sox sugli Yankees nell'American League, ha provocato una frattura a un piede a Maria Shriver, moglie del governatore della California Arnold Schwarzenegger ed esponente della dinastia di tifosi per eccellenza dei 'calzini rossi': i Kennedy. La Shriver ha celebrato in California reggendosi sulle stampelle, mentre un altro Vip americano, il re del brivido Stephen King, ha un motivo in piu' per gioire. Insieme a un altro romanziere 'ammalato' di Red Sox, Stewart O'Nan, King ha seguito la squadra per raccontarla in un libro e il loro contratto prevedeva un aumento dei compensi in caso di vittoria nelle World Series. Non sono altrettanti entusiasti commercianti e piccoli imprenditori che in tutti gli Usa vivevano sulla maledizione bostoniana, vendendo oggetti di ogni genere carichi di ironie sulla cattiva sorte della squadra del New England. La vittoria che cambia la storia del baseball americano e' arrivata proprio nell'anno del centenario delle World Series, disputate ininterrottamente dal 1903 con la sola eccezione del 1994, l'anno dello sciopero dei giocatori. Boston aveva vinto la prima edizione cominciando la serie con una vittoria sul campo di casa e i Red Sox, 101 anni dopo, hanno fatto lo stesso. Prima hanno trionfato a Fenway Park, poi si sono trasferiti a St.Louis e hanno chiuso la sfida senza dare ai Cardinals neppure una vittoria: con le quattro vittorie della rimonta sugli Yankees, fanno otto partite vinte consecutive, un altro record per le finali del baseball americano. I nuovi eroi dello sport a stelle e strisce sono ora personaggi come il barbuto Johnny Damon, Derek Lowe, Dave Roberts e Curt Schilling, protagonisti del successo, e soprattutto Manny Ramirez, nominato giocatore dell'anno. Per Boston diventano icone come Paul Revere, uno dei protagonisti della rivoluzione americana. Non a caso John Henry, proprietario della squadra, nel congratularsi con loro, ha voluto esagerare: ''E' l'evento piu' grande dalla Guerra d'Indipendenza...''. Adesso un'altra grande citta' americana resta da sola con il peso di essere la piu' sfortunata nel baseball: si tratta di Chicago, i cui Cubs non vincono le World Series dal 1908, nonostante tentativi di ogni genere di cancellare la loro maledizione.

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