OHIO, BUSH TORNA PER CERCARE DI TAPPARE FALLE
CANTON (OHIO), 22 OTT - Il quartier generale della Hoover, il colosso mondiale degli aspirapolvere, sembra uscito da un quadro di Norman Rockwell e tradisce l'ottimismo industriale che a Canton e nel resto dell'Ohio dominava nei decenni scorsi. Adesso pero' dallo stabilimento escono non solo prodotti per la pulizia dei pavimenti di mezzo mondo, ma anche un gran numero di operai con in mano la temuta 'pink slip', la busta rosa che negli Usa significa licenziamento.
L'Ohio soffre di una grave emorragia di posti di lavoro e George W.Bush vi e' tornato per frenare un'altra emorragia, quella dei voti, che potrebbe impedirgli di rivincere qui come quattro anni fa. Una sconfitta che secondo gli esperti potrebbe costargli la presidenza.
La Casa Bianca sta correndo ai ripari dopo che nelle ultime settimane un'aggressiva campagna di John Kerry e John Edwards in tutto lo stato ha portato a un possibile sorpasso in Ohio: l'ultimo sondaggio di UsaToday-Cnn-Gallup da' Kerry avanti di misura su Bush tra gli elettori probabili, 49-48%, per la prima volta dai giorni della Convention democratica di Boston. Il presidente ha visitato l'Ohio 28 volte da quando lo vinse per un soffio su Al Gore nel 2000 e vi e' passato 15 volte solo quest'anno. Ma da tre settimane mancava all'appello e c'e' chi comincia a leggerlo come un passo che potrebbe essere fatale.
''Il presidente sta facendo l'errore che fece Gore quattro anni fa, quando smise di investire in pubblicita' e rinuncio' all'Ohio troppo presto, dopo aver ridotto il margine dal 14 al 3%'', spiega John Michel Spinelli, un'italoamericano (genitori pugliesi) che a Columbus, la capitale dello stato, dirige 'The Hannah report', una newsletter dedicata alla politica locale.
E' per questo che non appena Kerry ed Edwards hanno lasciato l'Ohio, nello stato e' subito piombato Bush, puntando su Canton, una citta' di 80 mila abitanti a sud di Cleveland che incarna tutte le risorse e i problemi di questa fetta d'America. Nel quadrante di nord-est dell'Ohio, uno degli stati piu' contesi in queste elezioni, ci sono 7.000 grandi aziende, le sedi principali di 14 societa' che figurano nella classifica Fortune 500 e le prospettive sembravano rosee fino a pochi anni fa. Ma ora, racconta Beth Griffith, una delle tante operaie della zona rimaste senza lavoro, ''abbiamo cosi' tante fabbriche che stanno chiudendo che presto questa sara' una citta' fantasma''.
Un quadro a tinte scure che i repubblicani respingono come troppo catastrofico e al quale ribattono sparando cifre sulla riconversione del nord-est Ohio, passato a essere dalla 'valle dei polimeri' - come era chiamato per la concentrazione di aziende plastiche - a un epicentro della produzione ad alta tecnologia. L'outsourcing, indicato spesso come la causa principale dei mali delle aree industriali americane, qui secondo il partito del presidente e' responsabile solo per il 2% della perdita di posti di lavoro.
La trasformazione in corso, accusano pero' gli avversari dell'amministrazione Bush, sta costando cara in termini di occupazione: Cleveland e' diventata l'area metropolitana con la maggiore percentuale in tutti gli Usa di persone che vivono con salari inferiori a quello minimo.
Edwards ha preceduto Bush di tre giorni a Canton, cercando di raccogliere consensi dopo che il quotidiano locale, il 'Canton Repository', ha deciso di appoggiare il presidente. Il numero due democratico e' venuto a bollare Bush come ''un incompetente che ha perso nel solo Ohio 237 mila posti di lavoro nel suo mandato''. Con il vice impegnato a criticare le scelte dell' amministrazione Bush, e' toccato a Kerry il compito di proporre la sua visione per il futuro dello stato. In un teatro a Columbus, Kerry giovedi' si e' presentato con al fianco la vedova dell'attore Christopher Reeve, Dana e l'ex astronauta ed ex senatore John Glenn - un esponente di punta dei democratici dell'Ohio, mentre l'altro astronauta celebre dello stato, Neil Armstrong, e' repubblicano - per promettere di creare un'America ''che guidi il mondo nella scienza e nella tecnologia''. La ricerca, che e' sempre stata uno dei cavalli di battaglia in uno stato con importanti istituzioni universitarie, per Kerry e' la vera alternativa alla crisi dell'industria tradizionale.
L'approccio di Bush nei confronti della scienza, ha accusato il senatore del Massachusetts, e' ''da ideologo'' e lo dimostra a suo avviso il caso del freno imposto dalla Casa Bianca alla ricerca sulle cellule staminali embrionali, per la quale Reeve si e' battuto fino alla morte. La ricetta di Kerry e' stimolare l'innovazione in Ohio attingendo alle risorse di creativita' che lo stato ha dimostrato fin dall'inizio del secolo scorso, quando due meccanici di biciclette di Dayton, i fratelli Orville e Wilbur Wright, inventarono il primo aereo.
La replica di Bush non si e' fatta attendere. Sia giovedi', sia nella sua tappa odierna a Canton, il presidente ha puntato l'indice sul tema dei costi delle scelte di Kerry e ha criticato i democratici che mentre parlano di ricerca scientifica e cellule staminali, propongono ''un piano sanitario che farebbe precipitare l'America verso il controllo federale della salute, con un degrado e un peggioramento della qualita' e della diffusione dei servizi medici''.
Bush in Ohio si e' fatto precedere dal vice Dick Cheney, impegnato non solo a ribattere agli affondi degli sfidanti, ma anche a prendere in giro Kerry per essere andato a caccia giovedi' nello stato (un chiaro tentativo di conquistare le simpatie di decine di migliaia di cacciatori locali): ''So che si e' comprato la giacca mimetica per questa occasione - ha detto Cheney, un accanito cacciatore - e questo mi spinge a chiedermi quanto spesso vada a caccia...''.
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