SPIRIT OF AMERICA

America is a land of wonders, in which everything is in constant motion and every change seems an improvement ----------------------- ALEXIS DE TOCQUEVILLE

Thursday, October 21, 2004

CACCIA AI NUOVI ELETTORI, CAMPUS S'INFIAMMANO

PITTSBURGH, 21 OTT - Gli esami possono aspettare un paio di settimane, i libri di testo restano inutilizzati ad accumulare polvere. Nei campus americani e' tempo di febbre elettorale e nella volata finale verso il 2 novembre studiare e' un lusso che gli attivisti da entrambe le parti della barricata non possono permettersi. Con i repubblicani che scelgono la caccia paziente, un voto alla volta, e i democratici che puntano sul rastrellamento ad ampio raggio, le universita' degli Usa fervono di iniziative e idee mirate a un solo obiettivo: portare ai seggi il numero maggiore possibile di nuovi elettori. I campus di Pittsburgh sono un esempio significativo della mobilitazione in corso in tutte le cittadelle del sapere del Paese. Alla prestigiosa University of Pittsburgh o alla vicina Carnegie Mellon University - dove hanno sede tra l'altro i centri di ricerca da cui gli Usa difendono il cyberspazio dagli attacchi mondiali degli hackers - non si parla che di George W.Bush e John Kerry. Nel resto della contesissima Pennsylvania, soprattutto nei campus della Penn State University sparsi in tutto lo stato, l'atmosfera e' la stessa. Magliette, spille, cartelli e le immancabili feste nelle sedi delle varie 'fraternita'' sono pero' solo l'aspetto piu' vistoso di cio' che accade in questo periodo nella quotidianita' degli studenti americani. I giovani repubblicani hanno messo a punto una strategia che prevede una complessa rete di contatti e rapporti faccia a faccia con ogni singolo elettore, per spingerlo ad andare a votare (ovviamente per Bush). L'idea e' quella di coinvolgere sempre piu' gli studenti, uno ad uno, in modo quasi sotterraneo, per non dare ai rivali democratici l'idea di come stia andando la raccolta di voti. ''Siamo andati a bussare letteralmente a ogni porta delle residenze universitarie - racconta Mike Toto, coordinatore della campagna repubblicana nei college della Pennsylvania - e una volta individuati i potenziali elettori del presidente, abbiamo mantenuto il rapporto con un'intensa serie di telefonate, email e altre visite''. Eventi per poche decine di studenti, mirati a rafforzare la base dei fedelissimi, vengono organizzati con la partecipazione di esponenti di punta del partito repubblicano. Il senatore ultraconservatore della Pennsylvania Rick Santorum, per esempio, ha appena incontrato gli studenti della Penn State per spiegar loro che nelle elezioni e' in ballo ''una sfida seria contro quello che io, invece di terrorismo, preferisco chiamare fascismo islamico, perche' questa gente, come i nazisti e i comunisti, punta a conquistare il mondo''. I democratici hanno invece scelto la strada dei grandi numeri, inviando centinaia di volontari a fare campagne pubbliche di reclutamento e dando vita a eventi-spettacolo come quello di mercoledi' sera alla Carnegie Mellon, dove migliaia di universitari hanno applaudito Kerry e la rockstar Jon Bon Jovi sotto un palco allestito sui prati dell'austero campus di Pittsburgh. Quale tattica rendera' meglio, lo diranno le urne. Quel che e' certo e' che lo sforzo non si fermera' fino al momento della chiusura dei seggi. ''Porteremo la gente a votare, stiamo facendo di tutto per far registrare piu' studenti possibile e c'e' un grande interesse'', spiega Matt Brannagan, matricola alla University of Pittsburgh e fedelissimo di Bush. ''Qui in Pennsylvania - aggiunge - il tema che sta piu' a cuore ai giovani e' il lavoro, mentre il terrorismo non e' la questione centrale come in altre parti del paese. E il piano del presidente e' senza dubbio migliore di quello di Kerry''. Non sono d'accordo le sorelle Jennifer e Christian Corr, 18 e 16 anni, una al college e l'altra al liceo, per le quali ''le cose andranno molto peggio e diventeranno davvero preoccupanti negli Usa, se Bush verra' rieletto''. Con le loro spille che inneggiano a Kerry-Edwards e i cartelli con gli slogan democratici, le sorelle Corr sono pero' tra le poche, in un momento di grande divisione, che sperano in una riappacificazione nazionale dopo il voto. ''Siamo cresciute in una famiglia - spiegano - dove ci e' stato insegnato il rispetto di tutte le posizioni e il desiderio piu' grande in questo momento, nostro e di molti altri ragazzi, e' vedere piu' unita' sulle scelte importanti''. Nel 2000 fu Bush ad aggiudicarsi, di stretta misura, il voto degli elettori tra i 18 e i 29 anni in Pennsylvania, con un vantaggio di 49 a 44% su Al Gore, ma fu il democratico a conquistare i 21 voti elettorali dello stato. Il porta a porta dei repubblicani nei campus, secondo gli esperti, sta dando risultati migliori delle strategie dei democratici, perche' i potenziali elettori filo-Bush identificati sembrano piu' propensi a mantenere l'impegno di presentarsi a votare. I democratici negli ultimi giorni hanno reagito con raccolte di firme e raffiche di email, ma la battaglia e' incerta.

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