SPIRIT OF AMERICA

America is a land of wonders, in which everything is in constant motion and every change seems an improvement ----------------------- ALEXIS DE TOCQUEVILLE

Friday, September 09, 2005

Compie 90 anni il nonno del braccio della morte

La routine della prigione di Eyman, nel deserto dell'Arizona, sara' quella di sempre e difficilmente ci sara' una festa di compleanno. Ma domani sara' comunque una data importante nella lunga storia della pena di morte negli Stati Uniti: il detenuto 47754, Viva Leroy Nash, il piu' anziano condannato a morte d'America, compie 90 anni. Secondo gli esperti che studiano la pena capitale, nell' ultimo secolo negli Usa nessuno e' mai stato in cella all'eta' di Nash aspettando il boia. Per gli oppositori delle esecuzioni e anche per qualche suo compagno di prigionia, in realta' le autorita' sembrano orientate a lasciare che sia la vecchiaia a fare il lavoro dell'iniezione letale, perche' far stendere sul lettino nella camera della morte un novantenne sarebbe difficile da far digerire all'opinione pubblica, anche in uno stato che ama la linea dura come l'Arizona. ''Vi immaginate lo spettacolo e l'orrore che rappresenterebbe per l'Arizona giustiziare il piu' vecchio detenuto d'America?'', dice Richard Rossi, un condannato a morte italoamericano che vive con Nash e altri 126 detenuti nel braccio della morte della prigione di Eyman, a Florence. Nash era gia' nel 'braccio' quando Rossi vi entro', 22 anni fa, e i due sono diventati in qualche modo amici, anche se tra i condannati a morte i contatti sono limitati al minimo. ''Cosa penserebbe il mondo - aggiunge Rossi - di fronte all'esecuzione di un uomo che deve essere trasportato a braccia per farsi una doccia e che dovrebbe venir portato in sedia a rotelle nella camera a gas o sul lettino dell'esecuzione?''. La lunga vita di Nash e' trascorsa in buona parte in carcere. Nato nello Utah nel 1915, in un'epoca in cui Bonnie e Clyde erano ancora due bambini, Nash comincio' a mettersi nei guai gia' da ragazzino, rubacchiando qua e la' per sopravvivere alla Depressione. A 16 anni era gia' scappato di casa, armato con una carabina, per cercar 'fortuna' da solo. ''La mia famiglia, come molte altre - ha raccontato Nash - faceva la fame e noi ragazzi imparammo tutti a fare i ladri, i rapinatori o i truffatori''. Fu l'inizio di una carriera da rapinatore che lo porto' alla fine anche a commettere un omicidio e a due condanne all' ergastolo. Evaso a 67 anni, nel 1982 entro' in un negozio di numismatica a Phoenix, in Arizona, e nel corso di una rapina uccise il proprietario del negozio. Ma non essendo piu' un ragazzino, non riusci' a darsi alla fuga in tempo e fu catturato dalla polizia. Il 27 giugno 1983 e' stato condannato a morte e da allora aspetta l'esecuzione. Il suo caso si e' trascinato a lungo, stancamente, da una corte d'appello all'altra. ''Mi sono sempre chiesto - racconta Rossi - perche' la sua vicenda non arrivava a un epilogo, mentre altri entrati nel braccio della morte anni dopo di Nash venivano giustiziati. Alla fine sono giunto alla conclusione che dietro le quinte era in corso segretamente una sorta di patto per lasciarlo morire. La speranza delle autorita' e' quella che un giorno, semplicemente, Leroy non risponda alla sveglia del mattino, cosi' nessuno sara' responsabile della sua morte''. A contribuire ai rinvii, negli ultimi due anni, e' stato il fatto che l'Arizona si trova da tempo in una sorta di limbo giudiziario. Una sentenza della Corte Suprema ha bocciato le condanne a morte decise da un giudice unico - come accade spesso in Arizona - invece che da una giuria popolare e la circostanza ha in pratica congelato le esecuzioni, in attesa dei ricorsi. ''Stiamo tutti diventando vecchi nel braccio della morte - afferma Rossi - e prima o poi l'esecuzione di vecchietti mostrera' l'aspetto 'crudele' della pena capitale, che e' semplicemente un assassinio senza senso. L'unico modo per mostrare un po' di compassione per chi invecchia qui dietro le sbarre e' quello di abolire la pena di morte''. Gli anziani 'dead men walking' sono sempre di piu' negli Usa. Nel giro di un decennio, gli ultrasessantenni sono triplicati: da 39 a 110. La California ne ha il maggior numero, 43. Il 6 agosto del 2004, in Alabama, James Barney Hubbard a 74 anni e' diventato il piu' anziano detenuto a venir giustiziato negli Usa da quando e' stata reintrodotta nel 1977 la pena capitale.

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