Boom superchiese, in Texas sfrattano anche la NBA
Il Compaq Center di Houston haappena assistito a un passaggio del testimone da una 'religione' all'altra. Nel grande palasport dove fino a poco tempo fa si adoravano gli atleti della squadra di basket dei Rockets, dal fine settimana hanno cominciato a riunirsi i fedeli della Lakewood Church, la piu' grande chiesa evangelica d'America. Un altro segnale del boom religioso in corso negli Usa: le chiese tradizionali non bastano piu' a contenere le folle ed e' cominciata l'invasione di arene sportive e sale dei cinema.
Joel Osteen, il carismatico predicatore che guida la chiesa texana, ha speso 95 milioni di dollari per comprare e rinnovare il palazzetto che fu degli Houston Rockets, dotandolo tra l'altro di due cascate d'acqua e di abbastanza moquette da coprire nove campi da football. Domenica, alla cerimonia di inagurazione del nuovo luogo di culto della Lakewood Church, 16 mila persone hanno stipato l'ex arena della Nba per gridare la loro fede in Dio e comprare gadgets religiosi negli stand dove un tempo si vendevano birra e hotdogs per i tifosi del basket.
Osteen guida una congregazione che conta su 30 mila fedeli e punta a riunirne 100 mila in breve tempo. La sua chiesa, come gran parte di quelle che stanno fiorendo un po' dovunque negli Usa del boom religioso, non e' legata ad alcuna delle grandi denominazioni protestanti e i sermoni del pastore Joel sono piu' simili alle conferenze organizzate dalle multinazionali per motivare i dipendenti, che non a cerimonie religiose vere e proprie. ''Io parlo della vita di tutti i giorni - ha detto Osteen al New York Times - non scendo sul terreno delle cose troppo profonde e teologiche''. Nei suoi sermoni, il giovane e telegenico reverendo evita argomenti controversi, spiega con candore di non avere idea perche' Dio permetta la sofferenza ed esorta a non concentrarsi troppo sul dolore e a pensare positivo. Un 'Cristianesimo Light', come lo hanno ribattezzato gli studiosi del fenomeno, che sta conquistando le folle negli Usa ed e' accompagnato da enormi giri d'affari.
Se i fedeli di Joel Osteen hanno ormai bisogno dei palasport per riunirsi, quelli di altre chiese evangeliche non sono da meno: almeno 70 congregazioni, secondo il Washington Times, si riuniscono ogni domenica in grandi sale cinematografiche in giro nel paese, per avere posti a sufficienza per tutti. ''Se Gesu' oggi tornasse - e' il parere dei fedeli che si riuniscono sotto il maxischermo - non andrebbe nelle chiese tradizionali, ma in luoghi come questi''.
Osteen e' l'erede dei predicatori alla Billy Graham - che nelle scorse settimane, nonostante l'eta' veneranda, e' riuscito a riunire ancora decine di migliaia di persone in un prato a New York - e sfida sul mercato della fede rivali come Rick Warren, il pastore da best-seller che vende milioni di copie del suo libro 'Purpose Driven Life'. Dopo che negli anni Ottanta una serie di scandali sessuali e finanziari avevano messo in crisi un'intera generazione di telepredicatori, Osteen e altri leader carismatici come lui sono tornati a predicare sul piccolo schermo, con look da attori da soap opera e un pubblico televisivo di milioni di persone.
Il passo di attrezzare grandi palasport come quello di Houston a sale di culto permanenti, era inevitabile per far fronte alle folle in crescita. I predicatori americani hanno sempre chiesto ospitalita' a strutture del genere, come il Madison Square Garden di Manhattan. Ma adesso le loro chiese cominciano ad avere soldi a sufficienza per comprarle e modificarle a loro piacere. Il Compaq Center ristrutturato dalla Lakewood Center e' un esempio del nuovo luogo di culto all' americana: niente croci, niente iconografia religiosa, ne' vetrate dipinte. In compenso, pero', ci sono le cascate d'acqua purificatrice, un bar con connessioni a Internet ad alta velocita' e 32 salette con videogiochi, per far star buoni i bambini mentre papa' e mamma si immergono nella spiritualita' sotto il palco del predicatore superstar.
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