Mamme dei Marines, una rete sul web per tenere duro
Tracy Della Vecchia ha in casa una maglietta che il figlio Derrick, un marine che si trova a Falluja, ha lasciato nell'ultima visita. Non l'ha mai lavata, perche' sa che se Derrick verra' ucciso il Pentagono le mandera' una borsa con i suoi effetti personali freschi di lavatrice: ''E' devastante per molte famiglie aprire quella borsa - racconta - perche' sperano sempre di sentire un'ultima volta l'odore dei loro figli''.
Quello della maglietta e' uno dei tantissimi suggerimenti che Tracy condivide via Internet con centinaia di mamme come lei, costrette a vivere sempre nel timore che nel vialetto di casa compaia l'auto militare con la notizia di un nuovo morto in Iraq. Per tenersi in contatto con gli altri genitori, Tracy ha lanciato il sito www.marineparents.com, diventato il luogo dove madri in ansia si sfogano magari durante le notti insonni. E dove cercano di aiutarsi quando una di loro riceve l'avviso che il figlio tornera' a casa in una bara avvolta nella bandiera a stelle e strisce. Un'esperta in design su Internet, Tracy e' sposata con Luigi Della Vecchia, che ha lasciato Napoli quattro anni fa per trasferirsi a vivere con lei a Columbia, nel Missouri, nel cuore del Midwest che fornisce al Pentagono buona parte dei suoi soldati. I due si sono conosciuti lavorando a un progetto informatico e ne e' nato l'amore, dopo la fine del matrimonio tra Tracy e il padre del ventiduenne marine Derrick. Che i Della Vecchia siano dei professionisti del design, si vede dalla qualita' del sito Internet a cui Tracy lavora ormai quasi a tempo pieno.
Marineparents.com e' diventata negli Usa una realta' cosi' rilevante da meritare un lungo servizio di copertina sul magazine settimanale del New York Times. Nel fine settimana del Memorial Day, la festa durante la quale l'America ricorda i propri caduti, le mamme dei marines hanno accettato di aprire le loro case per raccontare i dettagli dell'angoscia che accompagna ogni momento della loro giornata (e delle notti). La storia della rete delle mamme fa anche da contraltare, in positivo, a una vicenda che ha fatto discutere nei giorni scorsi negli Usa, quando American Gold Star Mothers, un'organizzazione di madri che hanno avuto figli caduti in combattimento, ha rifiutato l'iscrizione a una donna solo perche' era di origini filippine.
Ligaya Lagman, madre del sergente Anthony Lagman, morto a 27 anni nel 2004 in Afghanistan, vive da 20 anni negli Usa ma non ha la cittadinanza americana: un particolare che ha spinto le mamme Gold Star a rifiutarla, facendo gridare allo scandalo molti anche nell'ambiente militare. ''Non c'e' discriminazione nei cimiteri nazionali - ha commentato Dorothy Oxendine, ex presidente dell'organizzazione, che ha criticato la decisione - e non c'e' discriminazione quando i nostri figli vengono uccisi uno al fianco dell'altro. Quindi perche' si dovrebbe discriminare una madre?''.
Le mamme dei marines sembrano immuni dal problema. Sul sito di Tracy e Luigi Della Vecchia si incontrano persone di ogni genere e razza. Con l'aiuto di altre madri con le quali e' nato un rapporto stretto, Tracy ha raccolto una mole enorme di informazioni su tutto cio' che occorre sapere e fare quando il proprio figlio sta per partire per il fronte. Sul forum del sito, poi, le mamme si confessano e si sfogano, facendo girare allarmate le ultime notizie dall'Iraq quando ancora non e' chiaro chi sia la prossima a dover ricevere la tragica notizia: il fine settimana del Memorial Day, per esempio, si e' aperto con preoccupati scambi d'informazioni sulla morte di un soldato del Secondo corpo di spedizione dei Marines a ovest di Baghdad. In attesa degli annunci ufficiali dal Pentagono, ognuna di loro non puo' far altro che monitorare la Cnn e Internet e sperare in una telefonata rassicurante del figlio, nel cuore della notte, dall'Iraq.
Tracy Della Vecchia ha raccontato al New York Times di non aver mai immaginato questa sua nuova attivita', cominciata nel gennaio 2003 e che ha portato il sito durante i periodi di maggior combattimento in Iraq a venir visitato 12 mila volte al giorno, con la sua casella di email sommersa da 400 messaggi ogni 24 ore. Figlia di militari, Tracy considerava se stessa una sorta di hippy, ma il figlio Derrick fin da piccolo aveva sviluppato la passione per i marines e la vita in divisa. Quando si e' arruolato, nell'agosto 2001, la madre ha pensato che sarebbe stata un'esperienza tutto sommato utile per il suo carattere e non necessariamente pericolosa, visto il periodo di relativa calma per i militari americani. Un mese dopo, l'11 settembre, tutto e' cambiato.
1 Comments:
At 12/09/2005 01:00:00 PM, Anonymous said…
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