SPIRIT OF AMERICA

America is a land of wonders, in which everything is in constant motion and every change seems an improvement ----------------------- ALEXIS DE TOCQUEVILLE

Saturday, May 07, 2005

Vaticano silura un gesuita americano scomodo

La tregua e' durata poco. La parte di America cattolica che preme per un 'cambiamento' nella Chiesa e' di nuovo sul piede di guerra nei confronti del Vaticano. Le riserve con le quali una larga fetta dei cattolici americani hanno accolto l'arrivo di Benedetto XVI hanno gia' lasciato spazio alle critiche, sulla scia della notizia delle dimissioni del direttore della rivista dei gesuiti 'America', in apparenza decise per un ordine partito dalla Santa Sede. Padre Thomas Reese, da sette anni alla guida del settimanale, ha lasciato l'incarico e l'evento ha avuto subito ampia eco sulla stampa statunitense. Secondo fonti ecclesiastiche citate in forma anonima dai media, l'allontanamento di Reese e' stato deciso dalla Congregazione per la dottrina della fede lo scorso marzo, quando alla guida dell'ex Sant'Uffizio era ancora l'allora cardinale Joseph Ratzinger. Reese avrebbe pagato posizioni della rivista che in Vaticano sarebbero viste come troppo liberal, in particolare su temi come i matrimoni gay, i rapporti con l'Islam o l'atteggiamento che i politici devono tenere sull'aborto. Reese avrebbe appreso il proprio destino nelle scorse settimane a Roma, dove e' stato uno dei piu' richiesti commentatori sui network tv americani durante il conclave. Secono la stampa statunitense, il braccio di ferro che ha portato al suo allontanamento andava avanti dal 2000 ed era nato dalla posizione critica con la quale 'America' aveva accolto il documento 'Dominus Jesus', uno dei piu' importanti tra quelli emessi dal cardinale Ratzinger durante i suoi anni alla guida della Congregazione. Nel documento, che provoco' un ampio dibattito dentro e fuori la Chiesa, si ribadiva la visione del cattolicesimo come strada principale per la salvezza dell'uomo e la sua sostanziale supremazia per questo sulle altre religioni. A diffondere per primo la notizia dell'allontanamento di Reese, e' stato il National Catholic Reporter (Ncr), una testata spesso critica nei confronti dei vertici vaticani, secondo la quale ''non e' noto fino a qual punto Ratzinger sia stato personalmente coinvolto nella scelta''. Il direttore di Ncr, Tom Roberts, ha definito la vicenda ''una tragedia assoluta, un affronto sconvolgente alla discussione intelligente''. L'eco dell'addio di Reese e' stato immediato e altre voci nel mondo cattolico americano hanno criticato l' atteggiamento di Roma. ''Se e' vero che e' una decisione del Vaticano - ha detto il teologo Stephen Pope, del Boston College - questa vicenda avra' un effetto raggelante. I teologi cattolici che vogliono fare domande decisive, non le pubblicheranno piu' su riviste cattoliche''. Per padre Richard McBrien, professore di teologia all'Universita' cattolica di Notre Dame (Indiana), ''sarebbe sorprendente se qualcuno, ad eccezione di personalita' dell' estrema destra religiosa, fosse rimasto offeso da qualcosa che Reese ha detto o scritto, perche' e' sempre stato attento ad essere equilibrato''. Reese, in una dichiarazione nella quale ha confermato la propria partenza, non ha fatto cenno all'esistenza di pressioni vaticane e ha detto di essersi messo a disposizione dei propri superiori nell'ordine gesuita. Il suo vice, padre Drew Christiansen, prendera' la guida della rivista. 'America' ha affrontato in questi anni molti temi scottanti e nel 2001 ha pubblicato anche un articolo del cardinale Ratzinger, dopo averlo sollecitato a rispondere a una serie di riserve sul lavoro della Congregazione per la dottrina della fede espresse dal cardinale tedesco Walter Kasper. Dopo l'elezione di Benedetto XVI, in un editoriale 'America' ha affermato che una chiesa ''che non puo' discutere le questioni apertamente, e' una chiesa destinata a un ghetto intellettuale''. ''Durante il pontificato di Giovanni Paolo II - ha detto al New York Times padre Richard John Neuhaus, uno dei piu' noti esponenti del cattolicesimo conservatore americano - 'America' in apparenza ha visto se stessa in qualche modo come un giornale che puo' essere descritto come di 'leale opposizione'. Il problema e' che e' difficile dare definizioni di 'leale' e di 'opposizione'''. Secondo Ncr, la Congregazione per la dottrina della fede in passato avrebbe minacciato di imporre una commissione di censori nella direzione di 'America', se la linea di Reese non fosse cambiata. Dopo le consultazioni avute nelle scorse settimane a Roma, la posizione di Reese sarebbe stata definita dai vertici dell'ordine gesuita come ''indifendibile''.

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