Arizona, sfida all'OK Corral tra la storia e il kitsch
Gli storici e i puristi del Westla vorrebbero immobile e polverosa, congelata nella propria realta' di fine Ottocento. Ma se Tombstone assomigliasse davvero a se stessa, invece che all'immagine che ne ha creato Hollywood, con ogni probabilita' non attirerebbe mezzo milione di turisti l'anno. Per la citta' dell'Arizona diventata famosa per 30 secondi di sparatoria all'OK Corral, e' il momento della scelta: preservare la storia o favorire il kitsch.
Tombstone rischia di perdere la designazione di 'luogo storico nazionale', assegnata dal governo federale alle localita' da proteggere per il loro significato culturale. Poco piu' di un villaggio con 1.700 abitanti, la cittadina a due passi dal confine con il Messico e' diventata nel corso degli anni una sorta di Disneyland del Vecchio West e gran parte degli edifici che la compongono sono dei falsi. A settembre una commissione terra' audizioni pubbliche per decidere se Tombstone merita ancora il marchio Doc degli storici o se ormai e' irrimediabilmente trasformata in parco a tema.
Per la maggior parte dei turisti che viaggiano ore in mezzo ai deserti e nel territorio Apache per raggiungere Tombstone, non fa molta differenza se il negozio d'armi 'G.F.Spangenberg' esponga l'insegna 'fondato nel 1880' anche se in realta' e' un' imitazione realizzata 16 anni fa. Ma gli storici ritengono che non possa venir assegnata la tutela federale a un luogo che assomiglia sempre piu' a un set cinematografico.
Del resto gli eventi di Tombstone hanno avuto un significato irrilevante nella storia del West. Tutto ruota intorno ai 30 secondi che furono necessari allo sceriffo Wyatt Earp e all'ex pistolero Doc Holliday a far fuori i membri del malvagio clan dei Clanton in una sparatoria il 26 ottobre 1881. Hollywood si innamoro' della vicenda, la rese leggenda e contribui' fin dall' inizio a creare una serie di falsi.
Il primo a sbarcare a Tombstone fu John Ford, che nel 1946 ricostrui' la sparatoria nel suo 'Sfida Infernale', facendo interpretare a Henry Fonda il ruolo dello sceriffo buono. John Sturges ripropose nel 1957 la stessa vicenda nel celebre 'Sfida all'OK Corral', stavolta mettendo nel cast Burt Lancaster, Kirk Douglas, Dennis Hopper e Lee Van Cleef. Nel 1993 e' stata la volta di Kurt Russell e del suo 'Tombstone'.
Quando gli scenografi del cinema arrivarono per la prima volta nel villaggio, per studiare come ricreare la celebre sparatoria, decisero da subito di 'ritoccare' la storia. Earp, i suoi fratelli e Holliday affrontarono i Clanton in un'area vuota e su una stradina chiamata Fremont Street, ma il vicino OK Corral suonava meglio come titolo per i maghi del cinema e decisero di trasferirvi la vicenda. ''Di sicuro il film ha venduto molti piu' biglietti che non se si fosse intitolato 'Sfida a Fremont Street''', ha commentato Hollis Cook, direttore del museo storico locale, intervistato dal New York Times.
Oggi la sparatoria puo' essere vissuta piu' volte al giorno grazie agli show dei finti cowboy-attori locali e anche con una serie di robot meccanizzati. Per provare qualche brivido in piu', e' disponibile da gennaio 'Ghosts and Legends', un' attrazione che prevede una casa stregata, scheletri, un fantasma computerizzato di Doc Holliday che racconta gli eventi e una finta sparatoria a base di aria compressa. ''I turisti non vogliono una storia polverosa, vogliono divertirsi'', spiega Donna Winn, la manager di 'Ghosts and Legends', che difende la scelta di trasformare Tombstone in un luna park del West. Come lei, gli altri gestori delle attrazioni locali e dei negozi di souvenir non sembrano particolarmente preoccupati dal rischio di perdere il marchio federale di localita' storica. Dopotutto, gia' oggi i turisti arrivano inseguendo piu' una leggenda hollywoodiana, che non un reale evento storico.
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